“Paz? Ti voglio narrare l’abicì di come si diventa socialista. E soprattutto, come lo si resta”. Così si presenta la prima pagina oltre la copertina -degna di nota, raffigurante un Pertini con tanto di pipa e maglietta di calcio dell’Italia- del nuovo libro, Pertini fra le nuvole, di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini, in uscita il 27 novembre in libreria, edito da Becco Giallo. I due scrittori portano avanti un progetto a quattro mani iniziato con Cena con Gramsci e Arrivederci Berlinguer, entrambi editi da Becco Giallo, casa editrice che si impegna da anni nella pubblicazione di fumetti d’impegno civile. Gli amanti del comics probabilmente si ricorderanno di Andrea Pazienza, fumettista marchigiano che, tra un successo e l’altro, dedicò un albo speciale nel 1983 al Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ciò gli valse addirittura un invito a cena dal grande uomo politico a cui però il fumettista non si presentò. Ed è proprio questa una delle cose che Pert, occhialuto e munito di pipa, rimprovera a Paz, alto, scherzoso e smemorato, all’inizio del volume fumettato. Chi meglio di Andrea Pazienza avrebbe potuto fare da spalla al presidente più amato dagli italiani? Pert si fa narratore di tutta la sua storia e Paz lo segue passo dopo passo, mostrandosi ora stanco poichè “(..) la tua vita è stata troppo avventurosa, Pert”, ora interessato e pronto a interagire con il grande uomo, patriota e partigiano. La vicenda di snoda tra i flashback nel narratore che via via troviamo sotto le vesti di grandi personaggi di fumetti, da Mafalda, a Braccio di ferro, da Asterix a Charlie Brown. C’è Turati, generoso e mite, con il suo Partito Socialista; c’è Bombacci designato aspramente da Pert come un traditore; c’è Matteotti e il suo ricordo nostalgico; ma ci sono anche le condanne, gli anni di carcere e reclusione, a Ventotene e nel braccio di morte di Regina Coeli, ricordati con tanta energia e coraggio, con vanto e senza rimorsi, come un’ennesima prova di dignità e fedeltà ai propri principi; e ancora, c’è la fuga dal carcere con Saragat, la Liberazione e la Costituzione, fino al Sandro Pertini che accudirà l’Italia negli anni ottanta. Un uomo amante del binomio inscindibile giustizia-libertà, che anche fra le nuvole ricorda con orgoglio il suo passato, la lotta contro le camicie nere e la ferma convinzione che con qualsiasi dittatura si arresta la storia, che è contro ogni storia, ogni dittatura. Vengono riportati fatti storici significativi accompagnati da immagini vere ritoccate dalla bravura dei due disegnatori; ma anche dettagli personali, quasi irrilevanti dal punto di vista storico, ma che contribuiscono a rendere piacevole e interessante la lettura. Le continue battute ironiche e le dimenticanze di Paz smorzano la tensione e fanno sorridere un po’, in quel clima atroce di guerra. Il fumetto è dinamico e scorrevole, un ottimo espediente per far conoscere a tutti, fuori dai libri di storia, la personalità audace e determinata del grande uomo sinonimo di solidarietà e impegno quotidiano per la pace. Peccato solo che i fumetti si leggano più velocemente dei romanzi e che basti meno di un pomeriggio per gustare questo volume. Per sopperire a tale mancanza, consiglio di tenerlo sempre a portata di mano, ogni volta che sembra che le speranze per quest’Italia siano esaurite, ricordandosi di un uomo che, fra le nuvole, tanti anni fa, l’Italia l’ha cambiata, con la sola forza della parola.
Rebecca Romanò